Ultima spiaggia.
Questa serie di immagini nasce dall'osservazione, stupita e divertita insieme, di come parecchia gente interpreti in modo paradossale il proprio tempo libero, soprattutto durante le "imprescindibili" vacanze al mare. Spesso queste persone si ritrovano a condividere spazi meravigliosi ma sovraffollati oppure le vediamo fare il bagno in una specie di pozzanghera oppure prendere la tintarella sulla banchina di cemento di un molo o abbarbicate su una scomodissima roccia. Queste vacanze da incubo, tuttavia, rischiano di diventare tali soltanto se non si è in grado di godere - attraverso quella che potremmo definire resilienza vacanziera - di ciò che il circostante ci offre, cercando di cogliere la dimensione rilassata e compiaciuta di una condivisione comunitaria che potremmo riassumere nello slogan: mar comune, mezzo gaudio. 
In questo adattarsi alle situazioni più strampalate, infatti, risiede infatti una filosofia dell'accettazione che è tanto salvifica quanto piena di poesia. 
Come diceva il grande Pessoa: "Siediti al sole, abdica e sii re di te stesso"
Ultima spiaggia
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